Contratto di affitto: quando e a chi conviene

Come funziona la locazione in Italia

Sei un lavoratore o uno studente fuori sede? Cerchi casa ma non puoi o, magari, non vuoi acquistarla? Oppure disponi di uno o più immobili da cui vorresti far generare un’entrata extra? Nessun problema, il mercato immobiliare italiano offre diverse soluzioni, sia per chi cerca alloggio sia per chi ha proprietà da mettere a rendita, occorre solo capire e valutare cosa è meglio per sé. Il contratto di affitto, detto anche locazione, è un documento che formalizza gli impegni che vincolano un proprietario o locatore e un locatario o affittuario o conduttore, che dir si voglia. Il primo si impegna a mettere un bene immobile a disposizione del secondo che, da parte sua, si impegna a pagare un determinato corrispettivo economico per il suo godimento, detto canone di affitto. Vediamo insieme come funziona e cosa occorre sapere sulla locazione.

La locazione ad uso abitativo

Premettiamo che qualsiasi bene può essere messo o preso in affitto. Chiaramente, quello che andremo ad analizzare è il contratto di locazione immobiliare a uso abitativo.

Essere proprietari di un immobile, soprattutto della propria abitazione, è, in qualche modo, una grande ricchezza. Tuttavia, acquistare una casa prevede impegno, le responsabilità da gestire sono molte, dal denaro iniziale da investire all’accensione di un mutuo, dalle spese notarili ad eventuali costi di ristrutturazione, e poi il mobilio, l’attivazione delle forniture di energia elettrica, gas, telefonia, ecc. Per questo motivo, sempre più persone, per avere meno vincoli e più libertà, preferiscono prendere casa in affitto.

Solitamente sottoscritto con firma privata, senza la presenza di un pubblico ufficiale, il contratto di affitto può costituire anche un atto autentico rilasciato da un notaio, da un ufficiale giudiziario o dall’ufficiale dello stato civile: firmato dalle due parti in duplice copia, una per ciascuno dei contraenti, l’affitto dell’immobile è regolamentato dai dettami specificati nel documento; qualora nel contratto di locazione fosse previsto un coinquilino o un garante, anche questi devono essere in possesso di copia del contratto.

Il contratto di affitto è un documento legale che, oltre le generalità dei contraenti, include tutte le informazioni importanti sull’alloggio, i termini, le responsabilità e i diritti, le potenziali sanzioni per ritardi di pagamento o distruzione di proprietà, ciò che può e non può essere fatto alla proprietà o altre restrizioni generali, clausole di risoluzione o di proroga del contratto. Meglio, quindi, assicurarsi che il contratto consenta eventuali deroghe, altrimenti si potrebbe non riavere indietro il deposito cauzionale.

Diritti e obblighi del locatore e del locatario

In qualità di inquilino i vincoli sono minori e c’è più margine di manovra, ma è importante conoscere i propri diritti e obblighi per evitare errori e insidie. Per aiutarti a ottenere una panoramica generale abbiamo compilato un elenco di informazioni utili sugli affitti in Italia.

Diritti dell’affittuario:

  • l’immobile deve essere pronto e disponibile all’inizio del contratto
  • l’alloggio deve essere in condizioni vivibili
  • l’immobile dovrà essere consegnato e accettato di persona
  • il proprietario deve effettuare tutte le riparazioni necessarie all’appartamento o alla stanza
  • gli deve essere dato un motivo valido nel caso dovesse lasciare il posto e con sufficiente tempistica

Doveri dell’affittuario:

  • dovrà pagare i canoni di locazione concordati al momento richiesto
  • deve rispettare tutte le regole
  • deve pagare eventuali danni arrecati alla proprietà
  • deve fornire un motivo valido e avvisare anticipatamente per lasciare la proprietà

Inoltre, i vantaggi di vivere in affitto sono molteplici:

  • la libertà di mobilità è assoluta, si può lasciare l’alloggio quando si vuole, previo preavviso;
  • in caso di interventi e lavori di manutenzione importanti la responsabilità è appannaggio del proprietario;
  • nel breve e medio termine l’importo dell’affitto è inferiore al costo dell’abitazione;
  • è più facile accumulare risparmi;
  • non avendo contratto un mutuo immobiliare, è possibile stipularne altri (per un veicolo, la creazione di società, ecc.);
  • in alcune città e zone residenziali vi è anche un contenimento o addirittura una tendenza al ribasso degli affitti, pertanto, anche a parità di costo mensile, un inquilino può beneficiare di una sistemazione più grande e pagare meno tasse rispetto a quanto avrebbe potuto in qualità di proprietario.

Tipologia di contratto di affitto

Prima di prendere una casa in affitto è importante essere ben preparati e non prendere decisioni affrettate. La ricerca di un alloggio può richiedere tempo, ma una volta trovato quello che si adatta alle proprie esigenze e al proprio stile di vita ne varrà la pena.

Come abbiamo visto il contratto di affitto elenca i diritti e gli obblighi del proprietario e dell’affittuario. Se l’alloggio affittato funge da abitazione principale dell’affittuario, il contratto di locazione concluso deve rispettare determinate regole (documenti e informazioni obbligatorie) che differiscono a seconda che l’alloggio venga affittato vuoto o arredato.

Infatti, per affittare un immobile a un privato esistono due principali tipologie di contratto di locazione:

  • il contratto di locazione non ammobiliata (o locazione vuota)
  • il contratto di locazione per immobile arredato

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